
Il Cairo – La Primavera araba è sempre di più tradita dalle autorità. A circa 10 mesi dalla caduta del regime di Mubarak, fonti di AsiaNews affermano che nel Paese si respira un clima di instabilità e paura. Continua a leggere
Il Cairo – La Primavera araba è sempre di più tradita dalle autorità. A circa 10 mesi dalla caduta del regime di Mubarak, fonti di AsiaNews affermano che nel Paese si respira un clima di instabilità e paura. Continua a leggere
Tre sono accaduti il 28 dicembre in zone diverse dello Stato, il quarto la sera del 25. Con questi incidenti sale a 49 il numero di aggressioni in Karnataka, solo nel 2011. Sajan George: “I radicali indù violano la dignità di esseri umani della popolazione cristiana”.
Mangalore – Quattro nuovi attacchi di fondamentalisti indù hanno sconvolto il periodo di Natale dei cristiani in Karnataka. Continua a leggere
La decisione di rinunciare allo storico presepe della Cattedrale (…) è anche un invito a rinnovare lo sguardo anche sulle tradizioni più ovvie, a superare ciò che l’uso ci ha indotto a dare per scontato, a rinunciare a quello che ci sembra necessario per concentrarci su quello che è davvero essenziale». Inizia così sull’ultimo numero del settimanale diocesano di Rieti l’articolo che dovrebbe spiegare ai fedeli perché quest’anno non hanno trovato il presepe nella cattedrale. Continua a leggere
La rivolta araba si è diffusa come un incendio nell’erba secca. Tutti i Paesi ne sono stati affetti. Ma le novità si scontrano con la presa di potere degli islamisti. I timori dei cristiani e la necessità di collaborare anche con l’islam. Il caso della Siria e dei vescovi siriani. L’occidente troppo impacciato; Obama squalificato. Un bilancio di quanto successo quest’anno nel mondo arabo. Continua a leggere
Arrestati due fratelli, accusati di aver freddato il sacerdote lombardo del Pime nell’agguato del 16 ottobre scorso davanti alla sua parrocchia. Resta mistero sul movente, ma è il terzo missionario italiano che si batteva per i diritti delle popolazioni locali a finire assassinato
ROMA – Svolta nelle indagini sull’assassinio nelle Filippine di padre Fausto Tentorio 1, il missionario italiano che da 33 anni lavorava a fianco delle popolazioni indigene locali e in difesa delle loro terre. Le forze dell’ordine filippine hanno arrestato il presunto assassino del missionario del Pontificio istituto per le missioni estere (Pime). Continua a leggere
La conversione inizia quando si ha la percezione della propria, reale, profonda, irrimediabile, inappellabile schiapperia
di Costanza Miriano
A casa mia, quella d’origine dico, il “tocco Costanza” è convenzionalmente, da decenni, ben noto come quella presenza invariabile di qualcosa che non arriva perfettamente Continua a leggere
Roma, 28 dic. – La popolazione italiana e’ destinata ad invecchiare gradualmente: l’eta’ media aumenta difatti da 43,5 anni nel 2011 fino ad un massimo di 49,8 anni nel 2059. Dopo tale anno l’eta’ media si stabilizza sul valore di 49,7 anni, a indicare una presumibile conclusione del processo di invecchiamento della popolazione. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Istat su “Il futuro demografico del Paese” Nel 2065 la popolazione residente in Italia attesa e’ pari a 61,3 milioni (“scenario centrale”). Tenendo conto della variabilita’ associata agli eventi demografici, la stima della popolazione oscilla da un minimo di 53,4 milioni ad un massimo di 69,1 milioni. Continua a leggere
Tre anni dopo, l’unica “condanna” per i fatti dell’Orissa è arrivata dal basso, dal popolo, ma è anche la prima verità che resterà nella storia indiana. La follia estremista indù contro i cristiani del distretto di Kandhamal è stata condannata dal Tribunale nazionale del popolo, un’iniziativa della società civile indiana. Il verdetto che resterà purtroppo simbolico è stato impietoso, preciso e diametralmente opposto a quanto sostenuto da New Delhi: il governo non ha protetto i cristiani dalla furia induista che nel 2008 ha ucciso almeno cento persone e saccheggiato 295 chiese e seimila case con il risultato che oltre 54mila cristiani sono ancora sfollati. Continua a leggere
Le notizie arrivate a Natale dalla Nigeria, con la serie di attentati contro le chiese cristiane che hanno provocato decine di morti, sono come un pugno nello stomaco per noi cattolici italiani che abbiamo come orizzonte natalizio una tranquilla messa della Veglia – se non siamo troppo stanchi sennò andiamo a quella del mattino –, il pranzo di famiglia e il predicozzo contro il consumismo che ci mette a posto la coscienza. Sono come un pugno nello stomaco perché ci ricordano che in molte parti del mondo c’è poco da scherzare, si rischia la vita soltanto per l’intenzione di celebrare la messa. Continua a leggere
Da quando è stato costretto a fuggire dal suo Paese d’origine, la Nigeria, il dissidente e analista politico Stanley Ukeni può seguire gli avvenimenti solo dall’estero.
Il movimento clandestino che aveva formato qualche anno fa insieme ad alcuni attivisti di etnia Ibo, una popolazione del Sud marginalizzata durante il mandato dell’ex presidente Umaru Yar’Adua, è stato in parte responsabile dell’ascesa al potere del presidente Goodluck Jonathan. E niente di quello che sta succedendo in Nigeria sembra infatti sorprendere Ukeni. Continua a leggere