
Quanti si occupano di storia e di cultura russa conoscono i ricchi frutti portati da questo incontro. I «filosofi religiosi» russi, come vengono chiamati Berdjaev, Florenskij, Šestov e altri ancora, ormai da tempo vengono tradotti, letti e discussi in tutto il mondo, e non solo negli ambienti cristiani. Nella Russia sovietica tale corrente non ebbe seguito – né poteva averlo, per ovvi motivi. Questi autori erano vietati o semivietati, i loro libri erano noti solo a pochissimi; il nostro pubblico più vasto ha avuto la possibilità di conoscere il pensiero religioso russo solo dalla fine degli anni Ottanta. Una continuazione, a distanza di anni, di questa linea potrebbe essere il «nuovo cristianesimo» come ci viene presentato nel romanzo di Boris Pasternak,
Il dottor Živago.
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